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giovedì 17 aprile 2008

Fusco contro De Cesare: è un derby di quartiere


Amici, nemici. Per una domenica, il quartiere Mariconda si divide in due. Gli amici si trasformano in nemici. Sul campo, naturalmente. Potenza-Salernitana, infatti, è anche la sfida tra Ciro De Cesare e Luca Fusco. Il toro di Mariconda contro il capitano della Salernitana. Anche lui di Mariconda. Entrambe cresciuti a pane e pallone con il sogno di giocare con la maglia granata. Entrambi ci sono riusciti, lo hanno fatto insieme, riportando addirittura la Salernitana in serie A. Esattamente dieci anni fa, nell'anno della splendida cavalcata con Delio Rossi in panchina. Fusco e De Cesare esordirono insieme anche in massima serie, nella bolgia dell'Olimpico, quando i granata dominarono per 45' passando anche in vantaggio con Song, per poi subire il ritorno dei giallorossii. De Cesare giocò una gran partita sulla corsia di sinistra, mettendo in difficoltà il pluricampione del mondo Cafù. Fusco, maglia numero 15 sulle spalle, riuscì a fare altrettanto con giocatori del calibro di Totti e Alenichev. Almeno fin quando rimase in campo. Già, perché il direttore di gara, il signor Bolognino di Milano, gli sventolò due gialli (l'ultimo inventato) e lo cacciò dal campo. A seguito dell’espulsione Rossi si cautelò togliendo De Cesare. Facile intuire che i due giocatori siano molto legati tra loro. Scherzi di ogni tipo sono stati il comune denominatore degli anni giocati insieme. E poi Salerno, il quartiere Mariconda e la Salernitana. Poi però, come spesso capita nel mondo del calcio, i destini si dividono. Prendono altre strade e alla fine capita anche di ritrovarsi l'uno contro l'altro. Ironia della sorte, in un momento topico per le sorti sia della Salernitana sia del Potenza. I granata con l'obbiettivo promozione ed i lucani con quello della salvezza. Come se non bastasse, i due potrebbero addirittura ritrovarsi muso contro muso. Da un lato l'attaccante De Cesare (che rientra proprio domenica prossima dopo tre turni di squalifica) e dall'altro il difensore Fusco. A rendere il tutto ancora più emozionante sarà la posta in palio. Nessuno vuole cedere di un millimetro. I due non lo dicono apertamente, ma si sono sentiti spesso prima di questa settimana. Diplomatico De Cesare che domenica scorsa ha dichiarato: «Non so cosa proverò nel trovarmi di fronte Luca da avversario e con la maglia della Salernitana - ha detto - l’unica cosa certa è che farò il professionista fino in fondo. Mi dispiace per la Salernitana, ma a noi i tre punti servono come il pane». Capitan Fusco, dal canto suo, non ha rilasciato dichiarazioni sulla speciale sfida nella sfida, ma è fin troppo chiaro che anche per il difensore sarà una gara particolare. I due amici che si ritrovano avversari, uno contro l'altro. De Cesare che sogna il gol partita. «Sono il rigorista della squadra e in caso di penalty andrei tranquillamente sul dischetto» e Fusco che farà di tutto per impedirglielo. Inutile dire che ognuno consoce a memoria pregi e difetti dell'altro. Prima di essere insieme nella Salernitana, infatti, hanno giocato migliaia di partite sui campetti sterrati e sui marciapiedi del quartiere Mariconda.

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