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sabato 19 aprile 2008

Brini: «A Potenza si decide la serie B»



Fabio Brini affila le armi e si prepara alla battaglia. Il trainer granata sta caricando a dovere i suoi uomini in vista della delicata trasferta di domani pomeriggio in quel di Potenza. La Salernitana, già da domenica infatti, ha la possibilità di chiudere virtualmente il discorso promozione. Dalla porta principale, s'intende. Per farlo sarà indispensabile scendere in campo con il coltello tra i denti. Pronti a tutto. «Contro il Potenza bisognerà partire con la stessa mentalità che si ha quando si va in guerra. Tra virgolette, s'intende - prova a correggere il tiro Brini - Nel senso agonistico del termine, insomma. Sarà indispensabile avere la giusta cattiveria per arrivare prima dell'avversario su ogni pallone». L'allenatore sa bene che il momento è cruciale ed ammette che in caso di exploit in Basilicata l'aritmetica promozione sarebbe davvero ad un passo. «E' chiaro che un successo con il Potenza varrebbe tantissimo - dice - Non parlerei comunque di ipoteca, ma di un passo enorme verso la promozione. Adesso manca soltanto la ciliegina sulla torta. Una torta che abbiamo confezionato, messo in forno e vogliamo a tutti i costi sfornare nel migliore dei modi». Affinché le ciambelle riescano con il buco, però, è necessario che la squadra scenda in campo con la stessa determinazione dimostrata nell'ultima trasferta in quel di Ancona. «Proprio per questo ho chiesto ai miei uomini tanta grinta ed altrettanto carattere - ammette il tecnico - Sappiamo bene che il Potenza non sarà un avversario facile. Credo che proveranno ad aggredirci fin dall'inizio: del resto questa è la loro caratteristica. Lo hanno dimostrato contro il Gallipoli e sono certo che faranno altrettanto anche domenica. Non credo, infatti, che contro di noi cambieranno atteggiamento. Anche loro hanno un obiettivo da raggiungere. Noi, però, dobbiamo guardare soltanto in casa nostra, cercando di dare il massimo in questo rush finale». Inevitabile che il discorso cada anche sulla formazione che scenderà in campo al Viviani. Di Napoli, Russo e Ciarcià hanno accusato noie muscolari, ma Brini tranquillizza tutti. «Sia Russo che Ciarcià sono a posto. Per quanto riguarda Di Napoli, invece, si è allenato e c'è ancora un altro allenamento prima di decidere. Il turn over in difesa per i tanti diffidati? Scioglierò le riserve soltanto alla fine. Non credo, comunque, che quello delle diffide debba essere un impedimento. Se, poi, qualcuno prende un'ammonizione, pazienza». Brini è molto schietto. «Dobbiamo pensare ad una partita alla volta - glissa il tecnico - Partendo da quella di domenica con il Potenza. Una gara importante che deve essere giocata. E poi ci sono anche le partite delle nostre concorrenti. Quella in terra lucana, comunque, potrebbe essere una tappa fondamentale per noi. Il fatto che si giochi a porte chiuse, poi, può essere un vantaggio o uno svantaggio. Spesso, infatti, i calciatori hanno bisogno della spinta dei tifosi. Ed anche degli stimoli che ti danno quelli avversari». Prima di congedarsi, il tecnico parla anche dei tanti elementi destabilizzanti che sono stati denunciati la settimana scorsa dal direttore Fabiani (che li aveva definiti "corvi"). «Mi dispiace che si è chiusa la stagione della caccia - prova ad ironizzare il tecnico - altrimenti li avrei presi a fucilate». Proprio Fabiani, invece, ha bene in mente la tabella promozione. «Per vincere il campionato siamo obbligati a fare i 6 punti che servono per l'aritmetica. Sono certo, infatti, che l'Ancona nelle prossime tre partite farà il pienone, conquistando nove punti su nove disponibili».

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