
Potenza. Lombardi è inzuppato d’acqua negli spogliatoi. Abbraccia il papà Pietro e scoppia in lacrime. «Una grande gioia che sono felice di poter dividere con mio padre, anche lui è stato ed è un grande tifoso». Il papà di Lombardi confessa. «Ho detto più volte ad Antonio di lasciare stare, ma lui è testardo proprio come me ed è andato sempre avanti. Ora sta raccogliendo soddisfazioni che merita». Antonio Lombardi, il presidente, è emozionato, scoppia in lacrime, piange. «Sono stati tre anni di grande sofferenza, adesso ci siamo, manca l’ultimo sforzo. Sono testardo e sono andato avanti sempre con determinazione nei momenti di difficoltà. Ma ora pensiamo al prossimo punto e cerchiamo di stare calmi. Per ora festeggiamo la vittoria con il Potenza». Lo dice, ma intanto negli spogliatoi fa festa. Arriva Di Napoli che esibisce la maglia «400 partite prof, ti pare poco?» in riferimento alle sue partite. E poi fa partire il coro: «Noi abbiamo un presidente che ci porta in serie B». Di Napoli che poi chiede al papà di Lombardi il capretto che gli avevo promesso e scoppia in una risata. Regalo ben più grande lo riceverà dal presidente, un’auto. A fine gara Re Artù lo ha ricordato a Lombardi seduto in tribuna, facendo il gesto del volante, e il presidente lo ha poi confermato. «Sono felice di poter mantenere la promessa. E posso già assicurarvi che Di Napoli resterà a Salerno anche l’anno prossimo». Festa grande negli spogliatoi. L’abbraccio di Lombardi con il dirigente accompagnatore Salvatore Avallone e con l’addetto all’arbitro Genny Gagliano, con il cognato Cosimo D’Angelo, dirigente del settore giovanile. «Un risultato che ci avvicina moltissimo alla serie B, ma è meglio aspettare ancora l’ultimo punto all’Arechi. La gioia più grande sarà conquistarla davanti al nostro pubblico. Tutti quanti i nostri tifosi meritano questo traguardo, meritano la categoria superiore. Questa di Potenza è stata una giornata indimenticabile, lo sarà ancora di più domenica prossima all’Arechi». Partita di Potenza che è stata caratterizzata da una mattinata tormentata e dalla denuncia del presidente del Potenza, Postiglione: «Sono cose che non riguardano noi e non ci metto in naso. Un fatto è certo, in questo campionato, nessuno ci ha regalato nulla, tutti hanno giocato alla morte». Lombardi che descrive la partita di Potenza: «Anche questa partita è stata molto sofferta. A venti minuti dalla fine l’Ancona vinceva e noi pareggiavamo. Poi è arrivato il gol di Di Napoli». Il presidente guarda indietro e spiega. «Questo è il coronamento di un duro lavoro con il mio amico Murolo e con il diesse Fabiani condotto da inizio stagione. Siamo partiti tre anni fa senza un pallone, senza una sede e senza capire niente di calcio: in tre anni siamo cresciuti grazie al nostro pubblico. Stiamo lavorando per un progetto che la città merita». Idee già chiare anche sul futuro. «Arriviamo in B e poi partiamo con tutte le iniziative, compresa la valorizzazione dei giovani attraverso l’allestimento di una squadra Primavera». Poi il pensiero torna all’immediato e alla partita contro il Pescara. Si stanno stringendo i tempi per far aprire i distinti e sono in cantiere delle iniziative per trasformare lo stadio in un grande mare granata. «Ci sono delle iniziative, cominceremo a pensarci da martedì». La festa è anche di Murolo. «Adesso possiamo dirlo, ci siamo». Ed è la vittoria di Fabiani che si è mantenuto un po’ in disparte, ma poi ha avuto la sodisfazione del grande abbraccio dei tifosi all’Arechi.
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