
Tutti in ritiro dopo il pari con il Perugia. La Salernitana si è ritrovata ieri pomeriggio sui campi della Borghesiana di Roma per preparare al meglio la delicata sfida con la Sangiovannese in trasferta, in programma sabato prossimo allo stadio Fedini. Nuovamente un ritiro capitolino per Fusco e compagni. Stavolta, però, il quartier generale è la Borghesiana invece dell'Hotel Quadrifoglio sulla Casilina. Nessun ritiro punitivo, comunque. Soltanto l'esigenza dettata dalla cronica carenza di campi su cui allenarsi decentemente a Salerno. Il tecnico Brini ha dato appuntamento ai suoi giocatori alle 13 in punto alla Borghesiana. Due ore più tardi, i calciatori sono scesi in campo: breve faccia a faccia con l'allenatore e poi subito al lavoro. Tutti presenti agli ordini del trainer granata, fatta eccezione per i soli Mamede e Mammarella. I due sono ancora a Salerno per curare i rispettivi acciacchi muscolari. Mammarella potrebbe aggregarsi al gruppo nella giornata di oggi. Mamede, invece, lamenta ancora problemi alla schiena e difficilmente riuscirà a recuperare in tempo per la gara di sabato prossimo. Brini ha diviso il gruppo in due tronconi: da una parte i giocatori impiegati nel match con il Perugia (seduta defaticante) e dall'altra il resto della truppa. Lavoro atletico per tutti, comunque. Prima del rompete le righe, il tecnico ha fatto svolgere alla squadra una partitina a ranghi misti. Ieri avrebbe voluto far visita alla squadra, Vittorio Murolo. Il vice presidente della Salernitana era a Roma per affari, ma gli impegni di lavoro lo hanno costretto altrove. Nonostante il ritorno del Crotone che insegue al secondo posto, Murolo non sembra eccessivamente preoccupato. Non più di quanto lo era in passato. «Il timore è lo stesso di quello che c'era prima. Anzi. Per certi versi mi sento un pochino più tranquillo perché domenica scorsa ho visto una squadra coesa e tonica». Il numero due granata parla anche della gestione Brini: 6 punti in 5 partite. «Il nuovo tecnico si è ritrovato a fare i conti con avversari che, anche nel girone di andata, ci avevano messo in difficoltà. Se non ricordo male anche allora avevamo pareggiato con il Perugia, con il Lanciano ed anche con la Pistoiese (con cui al ritorno, invece, abbiamo vinto). Sono state una serie di partite difficili. Tutto sommato, comunque, ritengo che Brini abbia gestito abbastanza bene la squadra. Probabilmente stiamo pagando soltanto un po' di sfortuna. O meglio: paghiamo una giornata infelice del nostro portiere». Quando si parla di rischio play off, Murolo conferma che si tratterebbe di un mezzo fallimento e non è escluso che si potrebbe anche ripensare al premio promozione. «Francamente quello dei play off era un problema che non ci siamo proprio posti. Per dirla tutta non li abbiamo presi mai in considerazione anche se adesso, effettivamente, un rischio del genere esiste. Il premio promozione? Preferirei non parlarne, ma è chiaro che se andassimo ai play off potrebbe essere anche presa in considerazione l'idea di sospenderlo». Pacato e riflessivo, l'imprenditore di Cassino ha in testa la tabella promozione. «Credo che nelle ultime sette gare della stagione, in teoria, siamo in condizione di fare almeno 16 punti. Con sessantaquattro punti dovremmo evitare senza patemi la post season». Murolo tocca anche il delicato argomento del recente mercato della Salernitana. «Rifarei tutto quello che abbiamo fatto a gennaio - tuona - Purtroppo siamo stati penalizzati dalle folli richieste economiche delle altre società».
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