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venerdì 8 febbraio 2008

Troise si riprende il posto al centro della difesa


Ha la casacchina gialla e un cappellino blù che lo ripara dal freddo. Gioca al centro della difesa ed è lui a guidare il reparto e a dare indicazioni. E’ Emanuele Troise, restituito al suo vero ruolo di centrale difensivo, complice la squalifica di Luca Fusco. Gioca con Ambrogioni e Roberto Cardinale ai lati e tocca a lui il ruolo di regista difensivo. Con Brini torna all’antico dopo la parentesi da centrocampista con Agostinelli che gli disegnò il nuovo ruolo per sopperire alla lunga assenza di Mamede e Di Deo per infortunio. Troise non ha fatto storie e si è calato nelle nuove mansioni giocando tra l’altro delle buone partite, vedi Perugia. Poi un nuovi infortunio lo ha messo ko lasciandolo a lungo ai margini con la coppia centrale formata da Fusco e Cardinale. Ecco che ora la squalifica del capitano riapre un’autostrada a Troise, contro la Lucchese per lui sarà la prova del nove. Dodici partite alla fine del campionato, la lunga volta per la promozione già lanciata, per l’ex napoletano sarà la grossa chance di chiudere alla grande una stagione fin qui in chiaroscuro per gli infortuni. Troise ha fretta di recuperare il tempo perduto e non solo a Salerno. Con Brini ha feeling, giocò nella Ternana guidata dall’attuale allenatore granata. E furono due anni importanti con tante presenze e tante prestazioni di rilievo. Adesso sarà proprio Troise a dover dare l’esempio e la carica. E’ uno dei più esperti del gruppo e deve mettere ciò a disposizione dei compagni. Nei programmi estivi della Salernitana doveva rappresentare la coppia centrale difensiva con Luca Fusco. E all’inizio fu così prima di essere tormentato dai primi infortuni della stagione ed essere costretto a lasciare il posto a Cardinale, bravo a non lasciarsi sfuggire l’occasione e a dimostrare di essere all’altezza di una maglia da titolare. E così Troise è finito fuori e al rientro si è dovuto adattare nel ruolo di play maker basso, dove ha funzionato. Poi Agostinelli gli ha chiesto di giocare nei quattro di centrocampo e l’ex napoletano è andato incontro a figuracce: inguardabile la sua prima mezzora di Taranto. Nel test del giovedì di Paestum le prime prove da centrale difensivo nella difesa a tre che diventa a quattro con il ripiegamento sistematico di Milanese nelle situazioni di difficoltà di non possesso palla. E’ Troise, a dover chiamare i compagni e a dover mettere tutti in riga, il reparto adesso gira intorno a lui. I compagni li guida con il carisma, dà consigli preziosi, ma non alza mai la voce, si lascia capire anche con uno sguardo. Nello spogliatoio è uno dei punti di riferimento con Sasà Russo, Giannone e Di Deo, tutti elementi che hanno giocato con Brini a Terni. Troise, quindi, è ora uno di quelli da ritenere fondamentali nella corsa promozione, in queste ultime dodici giornate di campionato. Contro la Lucchese sostituirà Fusco al centro della difesa, ma anche al rientro del capitano sarà difficile che Brini si priverà della sua esperienza. La voglia c’è ed è anche tanta. Dopo aver stretto i denti ed aver giocato da centrocampista, adesso può giocare nel suo vero ruolo ed ha tutta l’intenzione di non lasciarsi scappare l’occasione. r.ven.

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