
La Salernitana subisce allo “Iacovone” di Taranto una pesante sconfitta che scatenerà di certo tensioni e polemiche in vista della prossima gara di campionato in casa contro la Lucchese. Una vittoria meritata per i pugliesi che si impongono 4-2 sui granata anche se c’è grande rammarico per una prestazione positiva offerta nel secondo tempo ma che non cancella una prima frazione di gioco gettata al vento e completamente regalata agli uomini di Cari nella quale si sono costruiti il successo.
Agostinelli stravolge la formazione granata schierando in campo un centrocampo con Troise e Mamede centrali, Russo e Soligo esterni. In avanti tandem Cammarata, all’esordio, e Di Napoli. Il Taranto nel primo tempo fa subito capire con quale mentalità è sceso in campo ed dopo neanche 1 minuto Cejas fa suo un pallone rilanciato dalla difesa e colpisce con una staffilata di controbalzo che beffa Pinna. Si mette subito in salita la gara con i pugliesi che dimostrano, soprattutto con i peperini Zito e Cutolo, di avere importanti potenzialità.
In avanti c’è un certo Plasmati, centravanti boa che dovrà risolvere le problematiche in zona gol della formazione pugliese e che subito si fa trovare presente all’appuntamento. Al 32’ arriva il raddoppio al termine di una bella azione propiziata da una incursione di Cutolo che serve al centro dell’area bomber Plasmati bravo prima a controllare e poi a battere Pinna. Fusco e compagni accusano il colpo e non riescono a reagire mentre è il Taranto a far male, per altre due volte, sul finire di tempo. Intanto Agostinelli torna sui suoi passi ed inserisce Ciarcià per Cardinale.
Le firme dei gol, al 43’ ed al 46’ sono sempre degli stessi; Cutolo e Plasmati una coppia che sembra aver trovato già il giusto feeling. Cosa che non si può certo dire per Cammarata e Di Napoli apparsi lontani e poco pungenti. Nella ripresa il trainer granata prova a rimediare inserendo Ferraro per l’ex tarantino e Piccioni per Milanese. Servirebbe subito un gol per vivacizzare la gara ma la rete arriva solo al 19’ quando sugli sviluppi di un corner battuto corto, Ciarcià scodella una gran palla sul secondo palo che diventa preda di Di Napoli. Il passivo è ancora troppo largo ed a nulla serve il gol di Mamede giunto al 42’ per riaddrizzare una partita iniziata malissimo e finita peggio.
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