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venerdì 22 febbraio 2008

Salernitana, ultimatum di Brini ai calciatori

Primi tempi disastrosi, quasi sempre da dimenticare. Nella speciale classifica al termine del primi tempi i granata non rientrerebbero neanche nei play off. Troppe false partenze, troppo spesso sbagliato l’approccio alle partite, sia con Agostinelli che con Brini. la conferma negativa si è avuta a Sorrento ed ecco che l’allenatore ha chiesto di entrare nella partita con la testa giusta, di metterci ”la capoccia” per dirla alla Mancini, il brasiliano della Roma che ha steso il Real. «Stiamo concentrati e partiamo forte», questo uno dei messaggi lanciati da Brini in questi giorni di ritiro romano. Lavoro tecnico-tattico, anche ieri pomeriggio si è lavorato molto sugli schemi offensivi e su quelli difensivi, ma anche tanto dialogo. L’allenatore ha parlato singolarmente ai calciatori e in gruppo così da entrare nella loro pische per capire fino in fondo tutto quello che non va. E questo al di là di modulo, che sarà comunque il 3-5-2 e degli uomini da impiegare, in preallarme c’è anche l’argentino Barrionuevo che ha recuperato la condizione. Contro la Pistoiese bisognerà partire subito forte per mettere la partita in discesa e per poterla gestire con le ripartenze. Queste sono le intenzioni dell’allenatore della Salernitana, situazioni ovviamente da mettere in pratica in campo. Ma in questi giorni si sta lavorando molto su questo. Intensità, pressione e concentrazione: la Salernitana dovrà far capire subito le sue intenzioni domenica all’Arechi. E i granata potranno contare su un alleato importante, il pubblico. Messe da parte le polemiche per la partitaccia di Sorrento e chiarite le posizioni in settimana con il presidente Lombardi, sia i gruppi organizzati che i gruppi ultrà hanno assicurato il massimo sostegno per la partita contro la Pistoiese. «Non molliamo - hanno scritto in un documento gli ultrà e il centro di coordinamento- domenica riempiamo l’Arechi uniti dietro una sola bandiera, alla conquista del nostro oBiettivo. È tempi di dimostrare unità e compattezza, facciamolo per noi, questi calciatori un giorno o l’altro andranno via, ciò che resterà siamo noi tifosi ed i nostri colori». Tanta gente allo stadio e gran tifo domenica contro la Pistoiese. La prima delle ultime dieci finali da vincere a tutti i costi per poter gestire meglio il lavoro durante la sosta e riprendere la volata promozione magari con il primato rafforzato. In questo momento più che mai la Salernitana guarda solo in casa propria, già è stato commesso l’errore di adagiarsi e sono stati dilapadati dieci punti di vantaggio, adesso più che mai non si pensa agli altri campi, ma si pensa solo a vincere. Lombardi si informa telefonicamente di ciò che succede a Roma, il ritiro è presidiato dal direttore generale Fabiani e dal team manager Avallone, sta mettendo a punto gli ultimi dettagli organizzativi, ieri pomeriggio era allo stadio Arechi. Lombardi dopo la sfuriata di Sorrento e la decisione di mandare tutti in ritiro, ha ricucito lo strappo con la tifoseria, si è incontrato con i rappresentanti del centro coordinamento e dei gruppi ultrà, per assicurare il massimo sostegno alla squadra. E così anche i gruppi più critici della curva, quelli che erano intenzionati a contestare la squadra durante il riscaldamento e di andare un giorno a Roma per far avvertire la loro presenza, hanno deciso di garantire il sostegno incondizionato alla squadra.

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