I risultati altalenanti della Salernitana nell’ultimo mese - sconfitta, pareggio, vittoria, sconfitta - potrebbero indurre Breda ad operare accorgimenti tattici o d’interpretazione. L’allenatore, che ieri ha convocato la squadra pure di pomeriggio per studiare al videotape gli errori di Alessandria, sta cercando il giusto assemblaggio ma si scontra con parecchi rebus.
In attacco ci s’interroga sulle caratteristiche - e il ruolo - di Litteri. Solo punta vertice, quindi riserva di Fava, o anche esterno? E’ un cavallo da rincorsa, utile durante il match (Spal, gol; Verona, gol) o attaccante affidabile giá dal 1’? Orfano di Fava, Breda gli ha messo l’attacco sulle spalle, con alterne fortune: è accaduto a Bassano, a Cremona e col Monza. Poi l’ha riconfermato laterale ad Alessandria ma l’ha sostituito. Ha aggiunto: "Litteri deve imparare ad utilizzare le proprie energie per giocare e non per litigare con gli avversari". Merino è un altro "nodo" tattico. Trequartista o attaccante esterno? "Lui mi assicura che in Italia ha sempre fatto l’esterno", diceva Breda quando Merino non giocava. Poi gli ha trovato un posto a destra, perché a sinistra il rendimento di Ragusa è cresciuto. Pure su Ragusa Breda ha lungamente ragionato, specie alla vigilia di sfide a squadre rintanate: è giusto utilizzarlo sempre o soltanto contro formazioni che non s’arroccano? Ragusa - che il ds Salerno ha spesso definito il nuovo Suazo - va a nozze quando trova praterie: i suoi 3 gol sono stati il risultato di palloni serviti in profonditá, sulla corsa, per i quali non è stato necessario il controllo ma solo l’affondo e il tocco risolutore.
Per il primo il discorso è out, mentre per Merino il mister spera di recuperarlo per domenica contrio il Ravenna-
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