La compagine allenata da Perrone si è ritrovata per la prima volta a dover ribaltare una situazione di svantaggio ed è, pertanto, da considerarsi più che convincente la pronta reazione organizzata dal Salerno, bravo a ribaltare l’incontro nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo grazie alle due perle del proprio fantasista. L’attaccante ex Atletico Roma ha letteralmente preso per mano la squadra trascinandola alla vittoria con il suo estro e le sue giocate di categoria superiore che gli hanno permesso di meritarsi per distacco la palma di migliore in campo.
Il primo tempo ha visto gli uomini di Perrone muoversi con maggiore velocità e organizzazione sul rettangolo di gioco mostrando buone trame di gioco agli occhi di una platea di 2400 spettatori, un dato in netto ribasso rispetto alle precedenti uscite all’Arechi ma giustificato dall’orario di disputa del match e dalla copertura televisiva offerta dalla Rai. Se Caputo è stato l’uomo in più, Biancolino non ha certo disputato la migliore gara da quando indossa la casacca blaugrana. Il pitone ha, infatti, sciupato due clamorose palle gol che in altri tempi non avrebbe certo mancato ed è poi stato costretto ad uscire anzitempo dal terreno di gioco per un infortunio alla caviglia.
Gustavo, invece, ha fatto quest’oggi l’esordio in maglia blaugrana ed ha subito fatto capire di possedere grandi numeri sfiorando anche la marcatura personale. Il Civitavecchia, dal suo canto, ha destato una buona impressione agli occhi degli addetti ai lavori, dimostrando che non era certo una casualità il fatto che era imbattuto prima di scendere in campo all’Arechi, fortino inespugnabile dove tutti gli avversari finora affrontati dal Salerno hanno lasciato le penne. I nerazzurri hanno avvalorato quanto di buono era stato detto nei loro riguardi mettendo i brividi al Salerno anche in inferiorità numerica. Questo dato deve lasciare riflettere i blaugrana perché non è accettabile regalare agli avversari la possibilità di pervenire al pareggio quando gli stessi si ritrovano in dieci uomini.
E’ vero che i ragazzi di Perrone sono ancora lontani dalla forma migliore, ma i blackout dell’ultimo quarto d’ora di gioco in cui il serbatoio dell’energia fisica e mentale sembra svuotarsi sono inconcepibili perché rischiano di far perdere punti preziosi nel momento in cui ci si trova, come accaduto oggi, in una situazione di gara ancora aperta a qualsiasi conclusione. Si auspica dalla prossima gara che gli incontri vengano messi in ghiaccio a tempo debito per non soffrire d’inutili patemi.
Al momento l’aspetto che maggiormente interessa è, però, la vittoria ed il fatto che si sia conquistato il terzo sigillo nelle ultime tre gare può rappresentare un buon viatico per cercare di fare meglio. Diciassette punti in sette gare sono un buon bigliettino da visita e consentono al momento di avere la vetta solitaria della classifica per una notte: si spera che con l’ausilio di una migliore condizione fisica ed un calendario più abbordabile si possa davvero dar vita alla prima vera fuga della stagione.
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