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lunedì 17 ottobre 2011

Lotito perde le staffe: Ve la dovete prendere con chi vi ha portati in questo inferno! Noi non vendiamo fumo

Lotito perde le staffe:  Ve la dovete prendere con chi vi ha portati in questo inferno! Noi non vendiamo fumo
Lotito perde le staffe: “Ve la dovete prendere con chi vi ha portati in questo inferno! Noi non vendiamo fumo” Giovanni Adinolfi 17/10/2011 Come volevasi dimostrare. Se non ci fosse Lotito, ma un Campedelli, un Ghirardi, avrebbe già perso la pazienza e mandato tutto all’aria, salutando Salerno in fretta e furia al grido di “Chist’ so pazz’” ! All’ennesima domanda (sul tema segni distintivi) di un ascoltatore, girata da Esposito e D’Angelo nel corso della puntata odierna de “Gli angeli dalla faccia sporca” su Radio Bussola 24, Lotito alza i toni e si scompone: “Invece di pensare che la squadra è al primo posto in classifica, nonostante la partenza in ritardo e nonostante un mese fa non avessimo nulla, neanche la certezza del campo in cui giocare,sempre con questa domanda; ma quante volte ve lo dobbiamo dire, noi siamo partiti da zero. Non siamo arrivati con una bacchetta magica e risolviamo tutti i problemi. Pur avendo la preoccupazione dell’organizzazione, i risultati sul campo sono positivi; che è una cosa difficilissima. E invece sento sempre parlare della storia, dei colori e del cavalluccio…” Lotito rincara la dose: “Ci sono delle priorità importanti! Dobbiamo vincere! Se poi hai il cavalluccio sulle maglie e perdi a che serve?” Effettivamente l’idea di un altro anno in D non piace a nessuno. “Se il problema fosse stato risolvibile, l’avremmo già risolto e non è una questione economica. I tifosi dovrebbero preoccuparsi degli errori degli altri, di quel Presidente che vi ha relegati in serie D, in questo inferno. Invece ve la prendete con chi sta cercando di riscattarvi sul campo”. Colpisce nel segno Lotito, perché come si può intuire l’opera di Lombardi non è ancora conclusa, ma si registrano ogni settimana nuovi movimenti. Come risposta ai detrattori che non credono alle sue promesse ribadisce: “E’ un problema che stiamo già affrontando ma che continueremo ad affrontare nei tempi giusti”. Sulla precedente gestione: “Nella precedente gestione eravate costretti a fare le collette per le trasferte. E’ questo che volete? Montervino si è inserito nel fallimento per gli stipendi non ricevuti. I tifosi non devono essere portatori di qualche interesse. O le dimenticate queste cose?” In questa fase Lotito perde letteralmente le staffe e incalza i due conduttori che faticano a contenerlo: “La società è vigile, sta aspettando gli esiti giudiziari. Dopo penseremo al cavalluccio, ma non perché è meno importante, perché ora non si può”. Da segnare in rosso a caratteri cubitali sulla bacheca facebook più famosa di Salerno la frase successiva: “I tifosi devono stare tranquilli perché qui c’è la società, non ci stanno le chiacchiere. Noi non vendiamo fumo come qualcun altro! Noi facciamo i fatti! Non è che ogni giorno si può dire: il cavalluccio, il cavalluccio!” Su De Luca: “Il vostro sindaco è l’esempio di cosa voglia dire la politica del fare; senza le condizioni giuridiche non si può fare nulla!!” Lotito poi si scaglia contro l’emittente di Esposito, rea, a suo avviso, di cavalcare eccessivamente il pensiero dei “tradizionalisti” e di ricordare poco la situazione triste dell’era Lombardi, presente fino a pochi mesi fa. Sui tifosi presenti all’Arechi: “Sa perché sono andato sotto la curva? Perché ho apprezzato chi è venuto a sostenere la squadra! Questo è il mio dovere verso i tifosi!” Su questo aspetto Lotito conferma il concetto ripetuto più volte su questa testata circa la maniera più corretta di richiedere il ritorno della nostra Storia. In conclusione Lotito si prende qualche merito per aver risolto le problematiche per le ultime trasferte e rivela che proprio la questione del marchio ha creato rallentamenti all’apertura di uno store ufficiale per la vendita di oggetti e divise da gioco. Alla faccia di chi diceva che a Lotito non fregava niente. Ribadiamo il concetto: parole d’ordine pazienza e lungimiranza. Chi incalza la nuova società non può sostenere di amare la Salernitana più degli altri perché ormai è chiaro che ne vuole solo il male. Se saremo in grado di far letteralmente stancare la nuova società e farla andare via, possiamo davvero attaccarci alle immagini del passato (di grandissima attualità ultimamente tra chi chiede ad alta voce il ritorno della Storia) e vivere solo di quelle perché dal futuro non otterremo nulla di buono. Mai come in questo momento il famoso paragone dell’anello al naso, sembra calzare a pennello per qualcuno ma guai a dirglielo perché prenderebbe immediatamente fuoco la sua “coda di paglia”.

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