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giovedì 13 ottobre 2011

I prossimi avversari: Il Civitavecchia

civitavecchia-e-pirozzi
Il Civitavecchia è una neo-promossa in Serie D, categoria in cui ritorna dopo soli due anni di purgatorio in Eccellenza. La squadra è l’unica ripescata del girone (il Marino lo è ma per motivi diversi) e ha potuto “festeggiare” solo il 4 agosto, in occasione dell’ufficializzazione delle promozioni a tavolino, in quanto i nero-azzurri si erano classificati al 2° posto, dietro al Palestrina, e avevano perso il primo turno di play-off nazionali contro il Sansovino. I numerosi fallimenti di squadre della LND, hanno aperto le porte della D alla società laziale che, va detto, ha proprio in questa categoria la sua dimensione storica. Sono 24 le stagioni disputate in serie D, senza dimenticare una parentesi lunga 11 anni consecutivi in Serie C a cavallo degli anni ‘30 e del secondo conflitto mondiale ed una seconda lunga striscia di C2 dal 1978 al 1988, data dell’addio al professionismo. Ed è proprio prima della Seconda Guerra Mondiale che Salernitana e Civitavecchia diedero vita a 12 precedenti in 7 anni nella vecchia Serie C: il bilancio è di 6 vittorie granata, 5 pareggi ed un solo successo laziale.

In bacheca la squadra può vantare una Coppa Italia Dilettanti regionale nel 1994 ed una Supercoppa di Eccellenza nel 2008. Ma anche il Civitavecchia ha nella sua storia una pagina nerissima: il fallimento nel 2004 con relativo cambio di denominazione e ripartenza dalla terza categoria. Proprio in quegli anni la seconda squadra cittadina, l’US Civitavecchiese faceva una delle sue rare apparizioni in serie D. Tre anni dopo, nel 2007, la neonata società acquistò il titolo dell’US Civitavecchiese, che intanto era tornata in Eccellenza, e riprese il nome caro ai tifosi di ASD Civitavecchia 1920 con i classici colori nero-azzurri. Da poco più di un anno il Presidente è l’imprenditore Adriano Clemeno, la cui priorità è stata avere la gestione dello stadio “Fattori”, su cui è aperta una controversa querelle con l’Amministrazione Comunale per i lavori di ammodernamento.

L’allenatore è Sergio Pirozzi, la stagione scorsa sulla panchina dell’Aprilia è andato incontro ad un esonero, lasciando il posto a Ezio Castellucci artefice della promozione. In rosa non ci sono grandi individualità, ma discreti giocatori, adatti alla categoria. Anche il Civitavecchia schiera un under in porta: dal Pomigliano è arrivato il classe ‘92 Germanelli, che si contende il posto con Simone Notari, di un anno più giovane.

Il difensore di maggior carisma è Marco Giacomini (1980), una promessa del calcio italiano ai tempi della Sampdoria, in cui ha disputato 5 anni tra A e B, non mantenuta a causa dei continui malanni muscolari. Con lui al centro non ci sarà lo squalificato Matteo Dionisi (’85) che ha disputato qualche torneo in C2 con Rovigo, Rieti e Valenzana e Pirozzi sceglierà tra due opzioni classe ‘92 per sostituirlo: Mattia Marcelli ed Emanuele Simboli (adattabile a terzino) mentre sugli esterni bassi la scelta è tra Gioacchino Amoroso (’89 ex Monterotondo), Mattia Trombetta (91), con l’ex Frosinone Cianfrocca (’93) in vantaggio a sinistra su Paolini.

A dettare i tempi della manovra a centrocampo sarà Mario Di Ventura, prelevato dal Cynthia, che potrebbe essere affiancato al camerunese Ganjè, ex Spoleto. Quest’ultimo viene a volte adattato a difensore considerate le sue notevoli doti fisiche. Sicuro del posto in mediana Massimo Ciotti (1981), un paio di campionati in C1 con Cittadella e Castel di Sangro e tanta C2 nel curriculum. Mentre Pirozzi valuterà l’affidabilità di Emanuele Palermo (’85 ex Astrea e Sansovino) e Gabriele Lanni (’93).

In attacco il Civitavecchia ha probabilmente la sua individualità migliore: Alessio Sabatini, un bomber da sicura doppia cifra in serie D. A Rovigo ha lasciato un ottimo ricordo, con 28 reti in due stagioni, mentre alla Sestese ne ha chiusa una con 19 segnature. Dopo la sfortunata parentesi a Pistoia è approdato nel Lazio, dove ha già realizzato 3 reti nelle prime uscite. Con lui in avanti a chiudere il 4-4-2, Luigi Ruggiero, classe ‘90, a segno nell’ultima giornata, che Pirozzi dovrebbe preferire a Ndao Papa, mentre Brisciani potrebbe essere adattato a centrocampista laterale per la sua velocità.

Non ha velleità di promozione la squadra di Clemeno (e già questa è una notizia), che sembra abbonata al segno X in questo avvio di stagione. L’imbattibilità con cui si presentano all’Arechi però è molto relativa. L’unica vittoria è stata ottenuta in casa con l’Atletico Boville, mentre in trasferta hanno imposto lo 0-0 all’altra capolista Budoni.

Un’ultima nota sul tifo: il Civitavecchia può contare su uno sparuto ma compattissimo gruppo di tifosi dalla notevole mentalità ultras, che intonano cori simili a quelli sentiti al “Tomei” di Sora; per loro esiste solo “la Vecchia”; vedremo se al Salerno riuscirà l’impresa di lasciarla a bocca asciutta dopo i 3 pareggi esterni su altrettante apparizioni.

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