Cari tifosi, scusatemi se per un po’ di giorni mi sono limitato a rispondere in privato, ma onestamente sono anche un po’ stanco non di essere criticato, ci mancherebbe, ma di ricevere offese personali. Non so se ho fatto bene all’epoca a prendere l’impegno di essere vicino ai vecchi e nuovi per salvare la Salernitana (e vedendo i numeri vi posso assicurare che è così) ma spero che alla fine questa mia scelta sia ripagata nel vedere splendere di nuovo la stella granata. Dopo la gara di oggi, proprio prendendo spunto dalle legittime richieste dei tifosi mi sono fatto carico di effettuare l’ennesimo controllo della situazione. Tutto mi sta bene ma non essere considerato uno che prende i fondelli le persone. La mia domanda secca è semplice: visto che la strada è spianata perché non si è dato corso al cambio societario, evitando così di avere anche i punti di penalizzazione l’anno prossimo? Dov’è l’ostacolo, se ostacolo esiste?
Risposta: la trattativa esiste (ma questo lo sapevo già) trattandosi di una situazione economica che prevede un esborso consistente Casale vuole la certezza dell’interlocutore politico per definire il tutto, avendo già accettato il piano economico fino al 30 giugno 2011 – 3 milioni di euro di esborso- e quello per l’anno prossimo, indipendentemente dalla categoria.
E’ evidente che l’accordo finale dovrà essere confermato dal proprietario della società Antonio Lombardi che fino adesso si è “comportato in maniera esemplare non chiedendo nessuna buonuscita”. Particolare che ha rassicurato lo stesso Casale. Domanda d’obbligo: passata la tornata elettorale, cosa succede? Succede che “si stringe la trattativa, pur essendoci un ostacolo di non poco conto. La sentenza per la causa di Aliberti che potrebbe condannare la Salernitana”. Quindi un ostacolo insormontabile? “Alla fine ritengo di no perché c’è ottimismo sul progetto che garantirà il futuro della società e che gli eventuali punti di penalizzazione non rappresentano un problema”. Mi è stato confermato che non esiste nessun’altra trattativa e anche altri imprenditori di Roma interpellati hanno detto di no perché l’esborso è consistente per una società di B o di C. Ho avuto ampie assicurazioni sull’esito finale e l’invito a stare tranquillo perché fortunatamente c’è la soluzione. I tempi veri? Non sono legati alla promozione della squadra perché in entrambi i casi è stato predisposto il piano finanziario. Alle 19 di domenica 15 maggio 2011 la situazione è questa: personalmente resto fiducioso ed ottimista. Altrimenti vorrà dire che questa volta ho sbagliato. Ma sono certo che non è così. Grazie per l’attenzione.
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