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giovedì 17 febbraio 2011

Cala dovrà coprire 15 milioni di debiti

Il ciclone Joseph Cala continua a travolgere tutto e tutti. Aveva annunciato un’importante operazione relativa al marchandising. Tutti si aspettavano nuove griffe o chissà quali trovate pubblicitarie. Niente di tutto ciò attraverso una segnalazione dei tifosi, verificata dall’addetto al marketing Giuseppa Bruno, l’italo americano ha denunciato alla Guardia di Finanza la vendita di magliette contraffatte della Salernitana. Gli agenti del nucleo di Salerno, diretti dal capitano Giuseppe Mattiello, hanno provveduto a fare irruzione in due negozi salernitani, i cui titolari sono indiziati di reato di contraffazione. La denuncia è stata sporta dallo stesso presidente, al quale è giunta segnalazione da parte di tifosi di merce Givova della Salernitana senza l’ologramma a destra della maglia.

L’operazione è ancora in corso e non è da escludere che siano coinvolti altri negozi in quanto l’unico punto vendita ufficiale era Fan’s Shop di Peppe Nasti in via Robertelli. Cala non fa sconti... ma al contempo si trova a far fronte ad una situazione piuttosto aggrovigliata. Ieri ha provveduto ad effettuare dieci bonifici per i calciatori (Accursi, Altobello, Ragusa e Fava tra gli altri) ed a saldare alcune delicate situazioni con alcune banche (c’era chi era pronto a far scattare il decreto ingiuntivo). Il neo patron ha assicurato che entro sabato saranno pagati tutti gli elementi che scenderanno in campo a La Spezia (“Così vinceranno”). I più stretti collaboratori assicurano che il paisà è attivissimo ed ha già sborsato un bel po’ di euro. Cala ha rivelato che il monte debiti del club si avvicina ai 15 milioni di euro e l’operazione di risanamento si annuncia particolarmente delicata. Cala teme che con il trascorrere delle ore vengano fuori altre situazioni sulle quali l’ex patron non è stato chiarissimo (tra l’altro resta in ballo la questione relativa all’eventuale risarcimento per l’uso del marchio, senza dimenticare la fideiussione con Gilbilterra e le rateizzazione con l’Agenzia delle Entrate). Lombardi sembra che avesse chiesto anche una corposa buonuscita sulla quale c’era stata una prima rottura. “Non darò nulla, ho rilevato debiti - avrebbe detto”.

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