Gli allenatori di tutto il mondo spiegano ai calciatori che i gol si prendono soprattutto da posizionecentrale, in area o da fuori area, se tira il cecchino. Alla Salernitana non è così.Da tante, troppe partite, il pericolo arriva dalla bandierina: il fantasista avversario calcia, il centrocampistas’inserisce e la frittata è fatta. Roberto Breda sa bene che non può prendersela con i propri stopper: sugli sviluppi di calcio d’angolo, l’Alessandria, il Ravenna, la Reggiana, il Como, il Gubbio non hanno quasi mai sfondato con il centravanti.
Prima del silenzio stampa di opportunitá, così l’allenatore aveva spiegato le gravi sofferenze della Salernitana sulle palle inattive: "Facciamo riunioni, parliamo, esaminiamo, ci ripromettiamo di non commettere gli stessi errori e puntualmente ci ricaschiamo. Prima marcavamo in un certo modo, poi siamo passati ad uomo, infine abbiamo provato una zona o zona mista".
Adesso in tre marcano ad uomo i saltatori e gli altri presidiano uno spazio. Ma alla fine si appisola sempre qualcuno: in più circostanze è scappato l’uomo a Montervino, nell’ultima partita in casa è stata grave la disattenzione di Carcuro che si era appena scambiato l’avversario col compagno. Prima ancora, contro la Reggiana, l’uomo era scappato a Falzerano che si era fatto schiacciare in area - seguendo anche il consiglio di qualche compagno più esperto - ed a Gubbio ha fatto la frittata prima Szatmari, sull’1-0 umbro, e poi Polito, sul 2-1 degli avversari. Azioni beffarde, perché a ben guardare, istanti prima, Carcuro si era inserito su un bel calcio d’angolo ed aveva impattato di testa, sul primo palo, proprio come fanno gli avversari. Lamanna del Gubbio aveva fatto il miracolo. Forse il consiglio migliore l’ha dato Torrente, allenatore della formazione umbra a fine partita. "Puoi allenarti fino a notte fonda ma non puoi allenare l’attenzione, la concentrazione". E così i gol subiti su palla inattiva sono diventati 12 su 21 incassati. E di questi dodici gran parte sono costati moltissimo in termini di punti alla formazione granata che, al di lá, di tutto avrebbe potuto avere una classifica migliore. Una difficoltá che può diventare anche psicologica quando ci sono calci d’angolo e punizioni contro.
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