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mercoledì 29 dicembre 2010

Oggi parlerà Breda, ma quanti problemi


Breda parlerá oggi, dopo giorni di fibrillazioni e tensioni dentro e fuori il recinto. Nicola Salerno ha parlato ieri, in modo deciso, forse definitivo. E’ partito dalla condizione dei big - specchio del disagio dei tesserati e delle difficoltá della Salernitana - per spiegare tante altre cose che non vanno. "I senatori di oggi - i 4 che abbiamo - sono calciatori di medio livello per la B e per la C".
"Sono atleti di quantitá ma neppure brocchi. Hanno ingaggi alti: posso scambiarli - spero - solo con la B. Ora dobbiamo farli andar via? E va bene: Pestrin lo cerca l’Atalanta e Polito il Livorno. Però non sono stato certo io a farli diventare senatori né lo sono diventati per elezione popolare. Quando sono venuto, ero ignaro. E Breda se li è trovati in organico perché non siamo riusciti a cederli. E’ stato bravo lui a coinvolgerli nel progetto, finché ha potuto". Cioè finché è stato possibile mediare, gestire, quindi governare. Poi è saltato il banco: "Se uno dice "a gennaio via tutti a calci", poi è giusto che s’appalesi e lo dica ai diretti interessati, altrimenti la faccia ce la metto io. Se in una scuola si dice che "questi prendono una barca di soldi a fine anno", poi è necessario venirglielo a ricordare al primo giorno di lavoro". Il ds chiede a Lombardi ciò che Montervino in conferenza disse sull’incontro a "La Isla Bonita": "A Lombardi abbiamo chiesto maggiore presenza, chiarezza, dialogo". Esauriti i programmi di spalmatura e stiratura, i calciatori hanno chiesto incontri, in campo è andata male e le sconfitte in serie hanno trasformato i piani economici in piani tecnici travestiti da esigenze ambientali. Insomma, le solite scene da oscar.

La situazione resta espolsiva e Breda ormai lavora col detonatore. Ieri ha indetto una doppia riunione. Al mattino con tutto il gruppo, orfano di Sedivec, Merino, Szatmari (controllo al ginocchio). Di pomeriggio, a fine sessione animata dai baby di una scuola calcio presenti nella struttura ma non sul campo, dialogo con Fava e Balestri. Il mister ha gesticolato molto ed è parso voler chiedere aiuto a calciatori esperti per la distensione dei rapporti. Resta la disponibilitá dei big a cambiare aria: "direttore, se siamo noi il problema trovateci una sistemazione" ma dovrá corrispondere pari disponibilitá della proprietá a provvedere agli adempimenti. Nuovi e vecchi: come Caputo, sui contratti d’immagine cercano una soluzione altri vecchi tesserati. Polito, Peccarisi, Montervino e Pestrin l’hanno capito da giorni che sarebbero diventati il caprio espiatorio. E’, però, opinione diffusa all’interno del gruppo (i calciatori, a conferma che non c’è alcun accerchiamento e assedio, parlano spesso con i tifosi, informatissimi su tutto) che in futuro potrebbe toccare ad altri. Perché il problema non è solo il rendimento dei calciatori ma la gestione di uomini e risorse.

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