C’è l’ombra di una doppia svista arbitrale anche su questa trasferta in terra piemontese conclusasi malissimo per la Salernitana, battuta per 3 a 1 dall’Alessandria. Dopo un primo tempo assolutamente anonimo ed equilibrato, la partita si è accesa nella ripresa. La squadra di Sarri è scesa in campo più determinata, mettendo subito alle corde i granata, oggi in maglia bianca. La maggiore aggressività ha premiato l’Alessandria, che al 9’ è passata in vantaggio con un bel colpo di testa di Martini su cross dalla sinistra di Camillucci. Superato l’iniziale sbandamento, la Salernitana ha ripreso il comando delle operazioni, costringendo i locali ad abbassarsi. E al 27’ è arrivato il pareggio, con un bel pallonetto di Antonino Ragusa, abile a scattare sul filo del fuorigioco su un lancio in profondità di Balestri. La ristabilita parità è durata però solo 5 minuti: al 32’ Damonte, che aveva rilevato appena un minuto prima Camillucci, ha incornato una punizione battuta dal lato corto dell’area. Pallone che, probabilmente, non ha varcato per intero la linea di porta ma terna arbitrale inflessibile nel convalidare la segnatura. Passavano altri cinque minuti e Fava, di testa, riusciva a battere Servili, ma il gol veniva annullato per un fuorigioco apparso quanto meno discutibile. La Salernitana si disuniva e al 48’ in pieno recupero, incassava il terzo gol: bella conclusione a giro di Scappini, entrato al posto di Artico, e palla nell’angolo più lontano. Una punizione sicuramente eccessiva per la squadra di Breda, che fallisce così il sorpasso alla capolista Sorrento, oggi ferma.
Fonte Salernitana1919
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