Benvenuti nel sito Bellizzi Granata - Tutte le Notizie e le Curiosità sulla Salernitana, sui tifosi, sui risultati e sul Calciomercato. ULTIME NOTIZIE DAL CLUB "BELLIZZI GRANATA"

martedì 13 aprile 2010

L'intervento di Tommaso D'angelo sul "Siberiano"

dangelo
Un freddo Siberiano al cuore in un maledetto lunedì di aprile, appena riscaldato da una Primavera che fa le bizze. Tradito da quel cuore granata che ha sempre palpitato per un solo colore, nella buona e cattiva sorte, Carminuccio ha lasciato un’impronta forte nel mondo degli ultras salernitani. Una figura storica. Salerno a differenza di tante squadre anche più blasonate, ha avuto la capacità (almeno fino ad un paio di anni fa) di rinnovarsi di generazione in generazione, in un ideale passaggio di testimone da padre in figlio.

Carminuccio era uno di questi figli, uno dei padri della mitica curva sud del Vestuti prima e dell’Arechi poi. I nomi di quell’allegra brigata che ha fatto tremare gli avversari, che ha incantato amici e nemici con coreografie rimaste nella storia del calcio italiano tanto da essere copiate anche da tifoserie di serie A, sono tanti. Valga quello di Ciccio Rocco per tutti anche per evitare ingiuste omissioni visto che la memoria può giocare brutti scherzi.

E che sia stata una lunga stagione di passione e di tifo lo dimostra il fatto che tutti, ma proprio tutti, si sono precipitati a Mercatello non appena la notizia si è diffusa. Tutti con qualche capello in bianco in più e magari qualche chilo di troppo, tutti scioccati dalla notizia, tutti con un cuore granata che pulsava sempre più forte e i cui battiti si confondevano con l’ondeggiare del mare che parea partecipare con rabbia all’evento luttuoso. Molti, come lo stesso Carminuccio, hanno ritenuto chiusa quella stagione ma non ritengono finita la fede granata e ritengono sempre più forte quello spirito di amicizia che ha caratterizzato tanti giorni trascorsi insieme con un solo pensiero fisso: la Salernitana.

Erano altri tempi, evvero ma era anche un’altra Salernitana, oggi squadra fantasma di questa città, blindata a vita dagli errori e dagli orrori di Lombardi che ha avuto la capacità di sottrarre alla città e ai suoi tifosi anche il piacere di stare con i calciatori giorno dopo giorno. Quel piacere che ha sempre unito e mai diviso, anche nei momenti difficili l’intera tifoseria. E’ giusto che i ricordi - e sono tanti - li raccontino i protagonisti di quella stagione, chi ha vissuto gomito a gomito, minuto dopo minuto al fianco di Carminuccio.

Ricordo però gli anni del Vestuti perchè quel tifo che ‘O Siberiano lanciava dalla Sud ha accompagnato domenica dopo domenica il mio lavoro di radiocronista a bordo campo (oggi lo fanno tutti ma a Salerno lo si è fatto con un bel po’ di anticipo). Il mio posto era vicino al sottopassaggio e la Sud a fare da sfondo alle mie radiocronache. Irripetibili. E lui Carminuccio era sempre lì, a guidare gli ultras salernitani, mai tirandosi indietro, fino ad esaurimento voce, con il sole o con la pioggia. Bastava voltarti e la sua figura di gigante buono si stagliava sulle gradinate della curva. Ciao Carmine, ci mancherai.

Nessun commento: