Certo che quando si dice che il calcio è il gioco più bello del mondio, effetivamente non si dice una eresia. Basta guardare, non troppo lontano, in casa della Salernitana per rendersene conto.
Fino a due settimane fa i granata erano oramai spacciati, sembrava che tutto oramai era contro e che la dea bendata, che pure tante volte ci era venuta in soccorso, ci avesse lasciato definitivamente. Ma ecco che, come d'incanto, bastano due vittorie consecutive per alimentare la fiammella esile della speranza. Certo, la salvezza è ancora lontana da raggiungere, ma credo che oramai la tendenza del gruppo si a cambiata, si comincia a vedere un gioco più continuo e i calciatori, anche quelli meno impiegati danno il massimo e si vede.
Purtroppo, arrivati a questo punto, resta il rammarico per quello che poteva essere e non è stato, infatti basti pensare ad un Merino in forma dall'inizio al pari di Cozza e con Dionisi in attacco, che le cose sarebbero andate diversamente, ma tant'è ed è inutile piangere sul latte versato. Il cammino intrapreso adesso dai calciatori e dagli allenatori è quello giusto, ma se alla fine, e mi auguro di no, dovrà essere retrocessione, ma che almeno lo sia con dignità e con l'onore delle armi.
lunedì 1 marzo 2010
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