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venerdì 19 febbraio 2010

Ai Salernitani vietata la trasferta di Torino


Il giro di vite sul problema violenza negli stadi ha coinvolto anche la tifoseria della Salernitana: i supporters non potranno raggiungere Torino per vedere la gara in programma domani pomeriggio tra i granata del Nord e quelli del Sud. Conseguenza ciò di quanto successo lunedì sera all’Arechi contro la Triestina e cioè del lancio di petardi ed oggetti in campo e della sospnesione della partita effettuata dall’arbitro. Torino-Salernitana, quindi, sarà spettacolo soltanto per i tifosi di casa e per questo motivo è stata sospesa anche la vendita dei biglietti del settore ospiti. Ovviamente, visto il momento della squadra del presidente Lombardi, non si tratta di un provvedimento restrittivo penalizzante, si tratta invece di un problema di immagine perchè in unmomento in cui si vigila di nuovo con maggiore attenzione il comportamento fuori e dentro gli stadi delle tifoserie è finita coinvolta la tifoseria di Salerno. Chi vorrà vedere la partita dovrà essere residente in Piemonte. I membri del Club «Salernitana.Torino» non avranno problemi nel reperire i biglietti, ma in segno di contestazione verso la società del presidente Lombardi, hanno fatto sapere di essere intenzionati a disertare lo stadio. Il Casms finora non aveva mai indicato alcuna restrizione per i tifosi della Salernitana che hanno potuto sempre seguire la propria squadra ma è chiaro che la decisione dell'organo di vigilanza sia scaturita dal comportamento dei tifosi in occasione della partita di lunedì sera contro la Triestina, durante la quale si sono visti lanci di oggetti ed esplosioni di petardi che hanno indotto il Giudice Sportivo a comminare la multa di quindicimila Euro e la chiusura dello stadio per un turno che costringerà la Salernitana a disputare la gara interna con il Piacenza in uno Arechi deserto. La Salernitana, però, detiene il triste primato di società più multata della serie B. Il Casms ha seguito alla lettera le indicazioni del campo della Polizia Antonio Manganelli che, all'indomani della ennesima domenica di violenza, ha decretato la tolleranza zero da qui alla fine del campionato. Il ferimento di un agente, colpito da un petardo, in occasione della gara tra Juventus e Genoa è stato il motivo del giro di vite: «Dal momento della entrata in vigore della normativa antiviolenza c'è stata una contrazione degli incidenti, registriamo un trend positivo però nelle ultime partite abbiamo rilevato qualche effervescenza di troppo che ci suggerisce delle decisioni». Queste le parole di Manganelli seguite a ruota da quelle del segretario dell'UGL Polizia di Stato Cristiano Leggeri: «Quanto accaduto a Torino, dopo gli incidenti di domenica scorsa verificatisi ad Udine ed in altre città, dimostra che la violenza negli stadi non è stata sconfitta e che è necessario un energico giro di vite sulle trasferte delle tifoserie». In virtù di tale presa di posizione, anche la trasferta a Siena dei tifosi del Napoli è stata vietata. I fatti di Udine hanno portato non portare a questa drastica decisione e la tifoseria partenopea resta costantemente sotto la lente di ingrandimento degli organi di sicurezza. Se dovessero continuare gli atti di intolleranza e di teppismo, per la tifoseria del Napoli, come nello scorso campionato, potrebbe scattare il divieto definitivo. Oltre ai provvedimenti già adottati dal Casms nella riunione straordinaria del 15 febbraio scorso e relativi agli incontri Bologna-Juventus, Siena-Napoli, Napoli-Roma, Genoa-Udinese, Genoa-Bologna e Juventus-Palermo, sono stati considerate ad alto rischio gli incontri Torino-Salernitana, Reggina-Frosinone, Milan-Atalanta, Arezzo-Foligno, Pro Vasto-Fano, Mazara-Trapani. Per tutte queste gare sarà vietato l'ingresso dei tifosi ospiti e non si potrà introdurre alcuno striscione.

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