La tifoseria organizzata, sabato scorso, ha clamorosamente contestato la dirigenza, colpevole del deludente risultato attuale della squadra, desolatamente all’ultimo posto in classifica. Obiettivo dei tifosi, non solo il presidente Lombardi, ma anche il direttore sportivo Acri e il procuratore Zavaglia, che in questo campionato ha aumentato il numero dei suoi assistiti al servizio della Salernitana.
Proprio quest’ultimo ha lanciato precise accuse contro una parte della tifoseria, che sarebbe stata pilotata nelle contestazioni. Ne abbiamo parlato con il presidente del CCSC Riccardo Santoro: “Zavaglia ha commesso un grosso errore perché la nostra è una tifoseria corretta che ha raggiunto un alto grado di maturità, quindi ciò che ha affermato è assolutamente privo di fondamento. I tifosi non si sono mai permessi di entrare nel merito delle vicende societarie e nemmeno in questioni tecniche. Non abbiamo mai chiesto, ad esempio, l’allontanamento del tecnico, figuriamoci se chiediamo quello del presidente”.
Intanto il tifoso si allontana sempre di più dallo stadio: “E’ normale dopo l’andamento negativo della squadra delle prime partite, con tre sconfitte casalinghe consecutive. Resta solo lo zoccolo duro dei tifosi che è di circa 6-7mila unità”. Voi, come Centro di Coordinamento, vi siete anche lamentati del prezzo del biglietto, soprattutto della maggiorazione del 30% del giorno della gara, forse è anche per questo motivo che il tifoso ha disertato lo stadio?
“Questo è solo uno dei motivi. E’ successo che il giorno della gara col Torino c’è stata una maggiorazione del 30% del prezzo del biglietto nelle ricevitorie e abbiamo raggiunto un concordato col presidente che solo davanti allo stadio è prevista tale maggiorazione, consigliata, tra l’altro, dalla questura di Salerno per motivi di ordine pubblico, onde evitare la ressa davanti ai botteghini dello stadio. Altrimenti si sarebbe dovuto procedere alla revoca dei biglietti, che debbono essere venduti ad almeno 800 metri dallo stadio”.
Come si comporterà d’ora in poi la tifoseria nella gare casalinghe, ma anche in trasferta, dove sarà possibile andare? “Si ritornerà a tifare. Quello di sabato scorso è stato un fatto eccezionale che non si ripeterà. Abbiamo voluto dimostrare alla società che siamo una tifoseria compatta e se prendiamo un’iniziativa siamo in grado di portarla a termine. Era normale un comportamento del genere dopo il disastroso avvio di campionato”.
Ma al momento della decisione di mettere in atto la contestazione, sapevate che essa si poteva ripercuotere sui giocatori in campo e non solo vista la direzione di gara indisponente di Pierpaoli? “Abbiamo certamente messo in preventivo anche questo. Probabilmente la mancanza di tifo ha anche inciso un po’ sul morale dei calciatori, che però non devono assolutamente essere influenzati da questi fattori, visto che sono dei professionisti”.
Veniamo un po’ alle questioni tecniche. E’ stato giusto il cambio dell’allenatore? “Brini doveva andare via già dopo la gara di Trieste, perché ormai aveva perso il polso della situazione. Con il nuovo allenatore Cari, tra l’altro, ho avuto modo di dialogare recentemente e mi è parsa una persona che ha tanta voglia di lavorare, anche se non ha esperienza del campionato di serie B.
Però non vuol dir nulla, perché anche in massima serie a volte ci sono allenatori che allenano per la prima volta e fanno comunque bene. Mi ha riferito di aver trovato una squadra atleticamente molto a terra e che sta lavorando per portarla ad una condizione accettabile”.
C’ è ottimismo sulla salvezza? “Io penso che questa squadra si riprenderà, perché ci sono buoni elementi. Se Cozza entrerà in forma è un calciatore che può fare la differenza, così come Millesi, che è un giocatore di categoria. Poi c’è il ritorno di Fava, che già sabato scorso ha dimostrato che con lui in campo le occasioni da gol non mancano”. Quindi la Salernitana non ha bisogno di rinforzi a gennaio? “E’ chiaro che qualche acquisto va fatto, anche se la società deve muoversi già a dicembre e non ridursi agli ultimi giorni di calciomercato”.
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