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martedì 27 ottobre 2009

Polito: «L’Arechi è tornato un fortino»


Si sta rivelando come uno degli acquisti più indovinati di questa Salernitana, ancora in fondo alla classifica. Ciro Polito è di sicuro uno dei leader dello spogliatoio. Sabato ha trascinato con la sua grinta i compagni, convinto che la Salernitana possa tirarsi fuori dalle secche della classifica. Ha messo in campo anche tutta la sua esperienza quando ha indotto al fallo d’ammonizione Bonvissuto. Secondo giallo per il giocatore del Crotone, espulsione e di nuovo squadre in parità numerica. Cosa è cambiato dentro di voi da sabato? «Aspettavamo da tanto questi tre punti. Fa morale per noi e per tutta la città. All'interno c'è sempre stata la tranquillità in un gruppo che è stato sempre compatto e solido. Adesso c'è in noi la maggiore voglia di allenarsi e di continuare così e dopo una vittoria le cose vengono sicuramente meglio». Ora ci sono due trasferte difficili a cominciare da quella di Reggio Calabria. Come si affrontano dopo la vittoria di sabato? «Gli impegni sono tutti difficili. Le partite si giocano per cento minuti, una alla volta. La Reggina è in difficoltà ma è compagine di ottima caratura. Ricette per vincere non ci sono ma con la convinzione giusta possiamo far bene». Quando è venuto a Salerno credeva di trovarsi in questa situazione? «Non lo credevo e non lo speravo, altrimenti le scelte sarebbero potute essere diverse perché se devi pensare di venire in una piazza che dopo tante giornate si trova a soli due punti la cosa è deleteria per me e per la città di Salerno che vive di calcio. I tifosi sono migliorati tantissimo, sono già stato qui ed in altri tempi ci sarebbe stata una grande contestazione. Dobbiamo venir fuori da questa situazione anche per il nostro pubblico». È d'accordo con chi dice che al giro di boa bisognerà avere altri 17 punti? «È il minimo che possiamo fare. È importante pensare partita dopo partita per ottenere più punti possibili da qui a gennaio altrimenti diventa difficile anche per noi affrontare le partite con la giusta tranquillità». Sabato era una gara da vincere a tutti i costi, il Crotone ha cercato la rissa. Avete dimostrato di essere una squadra che ha carattere... «Il calcio è fatto di episodi ed abbiamo avuto la cattiveria giusta per ottenere questi benedetti tre punti. Loro hanno cercato di metterla sul piano fisico, noi abbiamo risposto colpo su colpo anche rimettendoci del nostro. Alla fine abbiamo fatto capire che già abbiamo lasciato troppi punti qui a Salerno. Un tempo l'Arechi era un fortino, adesso era diventata terra di conquista e non deve essere così da qui alla fine del campionato». Come giudica la squalifica di sette giornate a Kyriazis? «Per subire sette giornate vuol dire che hai fatto qualcosa di grave e non credo che Giorgio lo abbia fatto. Sono corso in quella circostanza anche per cercare di evitare il peggio ma non ho visto bene ciò che è successo. Ora la società farà ricorso e spero che gli venga tolto qualcosa perché il mio compagno non ha fatto tutto ciò che gli viene attribuito». Tatticamente avete trovato la quadratura giusta? «Se c'è la cattiveria per combattere su tutti i palloni non c'è tattica che tenga perché alla fine ottieni dei risultati. Se corri poco o male questi non arrivano. La Salernitana ha corso tanto ma, in molte circostanze, lo ha fatto male»

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