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martedì 13 ottobre 2009

Lombardi caccia Acri, arriva Salerno


Come uscirne? La Salernitana non riesce a staccarsi dal fondo. All’orizzonte s’intravede solo il baratro che porta diritto alla prima divisione. Antonio Lombardi finalmente si muove, fa qualcosa. Licenzia via web Guglielmo Acri, il direttore sportivo arrivato solo quattro mesi fa ma responsabile di un mercato estivo deficitario. Ingaggia Nicola Salerno, personaggio noto nel mondo del calcio. Sarà lui il nuovo direttore sportivo. COSA È ACCADUTO - Domenica sera, nel dopo partita, Cari ha dettato la ricetta che potrebbe cambiare il corso del campionato. Il tecnico arrivato da Ciampino non più di un mese fa per risollevare le sorti granata, ha prima citato una frase di eduardiana memoria «add ’à passà a nottata» e, poi, ha dichiarato salomonicamente: «L’unica ricetta che conosco è il lavoro» (la domanda sorge spontanea: perchè fino a ora si è scherzato?). Un tipo di dichiarazioni che lascia presupporre l’impossibilità da parte di Cari di trovare il bandolo della matassa. A questo punto, Antonio Lombardi gli dà una mano. Prima licenzia tramite web, Guglielmo Acri, il direttore sportivo, il quale sarà, poi, avvertito dal segretario Sergio Leoni. Antonio Lo Schiavo, attuale direttore organizzativo del club, risponde picche alla richiesta del presidente di occupare anche quel ruolo. «Non me la sento, ci vuole un uomo di campo» avrebbe risposto Lo Schiavo. Allora Lombardi contatta telefonicamente il suo vecchio amico Antonino Imborgia, già direttore generale del club (sia con Aliberti sia con Lombardi) e da sempre consulente dell’attuale patron granata. Imborgia attualmente è in Belgio, ha messo su una squadra di calcio che è prima in classifica. Scommette sul futuro di giovani calciatori provenienti da ogni parte del mondo. Qualcuno di questi potrebbe far comodo anche alla Salernitana. Imborgia, insieme con il suo fido collaboratore Caligiuri, è troppo impegnato in Belgio per cui declina anch’egli l’offerta. Ma fa un nome. Consiglia Nicola Salerno, personaggio più che noto nel mondo del calcio. Da anni vive a Trieste, ultimo suo impegno professionale il Cagliari di Cellino. Conosce tutti ed è da tutti conosciuto nel mondo del calcio. Persona simpaticissima, trascorre le giornate attaccato ai cellulari per parlare solo e esclusivamente di calcio. È un’enciclopedia vivente dei calciatori, italiani e stranieri. Il padre, persona stimatissima e senatore della Repubblica, fu per anni il presidente del Matera. Salerno viene contattato telefonicamente, ha sempre sognato di lavorare per il club granata. E così, in serata, piomba da Trieste a Salerno e, intorno alle ore 20, incontra Lombardi. Breve chiacchierata e l’accordo è fatto. I dettagli si sapranno in seguito, certo è che questa volta Lombardi (su imput di Imborgia) ha scelto il personaggio giusto. COSA ACCADRÀ - Lecce sarà sicuramente il banco di prova definitivo per Marco Cari. La sconfitta è nel preventivo, determinante come la squadra si muoverà in campo. Se mostrerà carattere e miglioramenti tecnici, Cari salverà la panchina. Altrimenti, arriverà il terzo allenatore della stagione. Nomi? Sicuramente un tecnico con un carattere simile a quello di Nicola Salerno. Un guerriero, un allenatore che non si dà mai per vinto e che sappia imporre il proprio carisma al gruppo. Con le spalle protette dal Salerno che viene da Matera.

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