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martedì 20 ottobre 2009

E Jadid ha conquistato subito Cari


Da riserva del Brescia senza possibilità di giocare a titolare della Salernitana. In poche ore la vita professionale di Abderrazzak Jadid è improvvisamente cambiata. Il primo giorno in città del centrocampista marocchino è stato ricco di impegni ed anche colpi di scena. A Salerno, infatti, il 26enne calciatore, che ha come agente l'ex granata Tullio Tinti, è giunto ieri mattina. Si è recato in sede per firmare il contratto con la sua nuova società, accordo fino al prossimo giugno e rinnovo automatico in caso di salvezza, poi al Volpe per il primo allenamento dove ha incontrato Galasso, suo ex compagno al Bari, e gli altri calciatori. Sul terreno di gioco ha avuto il primo impatto con la sua nuova realtà perché un giovane tifoso, amareggiato per i deludenti risultati della squadra, ha scavalcato la recinzione ed è entrato sul terreno di gioco dove i calciatori avevano cominciato da poco il riscaldamento. Ha apostrofato Cozza ed altri atleti, invitandoli ad onorare la maglia granata e ad impegnarsi di più, poi accompagnato dal dirigente Gagliano e dal capitano Luca Fusco dopo poco più di sessanta secondi è tornato tra i circa cento tifosi che hanno seguito la prima seduta di lavoro della settimana. La stessa scena si è ripetuta a fine allenamento quando un altro tifoso, chiedendo l'autorizzazione al tecnico, è entrato in campo esprimendo il proprio disappunto parlando con Cari. «Il malumore della gente è comprensibile - ha detto Jadid in serata durante la conferenza stampa di presentazione - La squadra è in fondo alla classifica e l'attaccamento dei tifosi si vede anche da questa reazione. Non mi ha impressionato perché avevo diciassette anni quando a Brescia un tifoso tirò le orecchie a Baggio». Jadid, che indosserà la maglia numero 25, debutterà sabato prossimo. Cari lo ha fatto intendere provandolo prima al fianco di Cozza, poi in un centrocampo a tre con l'ex reggino e Soligo ed, infine, in una formazione composta da undici calciatori, Jadid è stato impiegato dinanzi alla difesa, con Soligo e Pestrin a completare la linea mediana, Soddimo (poi sostituito da Cozza) in posizione più avanzata alle spalle di Fava e Caputo. «Il mio ruolo è proprio questo anche se in passato mi sono adattato in diverse zone del campo - ha aggiunto Jadid - Mi volevamo diverse società, pure di A ma ho scelto la Salernitana perché sono certo che questo gruppo è molto valido e può chiudere la stagione a metà classifica. È importante vincere con il Crotone. In questo modo tornerà l'entusiasmo che ci trascinerà verso la salvezza». Jadid è giunto in Italia a sei anni seguendo i genitori, emigrati dal Marocco per trovare lavoro. Poi ha cominciato a giocare a calcio fino ad arrivare alle giovanili del Brescia. Sposato, Jadid diventerà presto papà. Ha il doppio passaporto ma è molto legato alla sua terra. «Devo dire grazie a mio padre che facendo molti sacrifici mi ha permesso di studiare e giocare a calcio. Le mie radici, le mie tradizioni e la mia cultura costituiscono un legame forte con il Marocco - ha concluso - Osservo il Ramadan ma non è un problema con la mia attività. Perché ho giocato poco in questi ultimi anni? Nella scorsa stagione ho avuto un infortunio muscolare che è stato sottovalutato. A volte poi il rapporto con i tecnici non è sempre dei migliori».

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