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lunedì 7 settembre 2009

Soligo: avevo la palla gol per chiudere la partita


È stato uno dei pochi a salvarsi nel naufragio granata ed è il primo a presentarsi davanti a telecamere e taccuini. Manolo Pestrin preferisce giocare d'attacco, nonostante la terza sconfitta consecutiva in altrettante partite ufficiali dei granata. «Non metterei questo stop sullo stesso piano degli altri due - spiega il centrocampista ex Messina - Quella con il Modena è stata una partita che la Salernitana ha fatto come doveva fare. Eravamo in vantaggio, stavamo portando in porto l'intera posta in palio senza grossi patemi. Poi, però, Bruno con un gran un gran gol ha pareggiato i conti». Sul raddoppio, Pestrin ammette delle responsabilità della squadra. «Effettivamente abbiamo commesso una mezza ingenuità sul secondo gol del Modena». Una pausa e aggiunge. «Una mezza distrazione che ci è costata cara e che ci costringe a commentare una sconfitta. Siamo dispiaciuti. Volevamo fare un altro tipo di partita, soprattutto per il risultato». La squadra è rimasta a lungo nel chiuso dello spogliatoio dopo il secondo ko interno consecutivo. A fargli visita un gruppo di ultras. «I tifosi ci hanno detto quello che è giusto dire in questo momento -confessa Pestrin - Ai tifosi non si può dire nulla: ci seguono, ci sostengono, chiedono massimo impegno soprattutto in un momento del genere. Tutte cose giuste da chiedere ai propri calciatori». Pestrin parla anche dell'intesa con Montervino ancora da perfezionare. «È arrivato in settimana, parliamo di un giocatore importante. È chiaro che le cose, giocando, possono migliorare». Il centrocampista torna a parlare del match. «Avevamo rischiato poco, rischiando in un paio di occasioni di chiudere la partita. La sconfitta è il risultato peggiore che ci potevamo aspettare». Chi ha mancato il raddoppio che avrebbe potuto chiudere la partita è stato Evans Soligo. Il centrocampista veneto, con grande onestà intellettuale, non accampa scuse ed ammette. «Sono amareggiato. Avrei potuto chiudere la partita ed invece nell'azione successiva il Modena ha pareggiato, tagliandoci un po' le gambe». Soligo ha bene impressa nella mente la sequenza dell'azione incriminata. «Mi sono trovato davanti al portiere: ho visto che ha fatto un movimento sulla sua destra ed ho provato a mettere la palla dalla parte opposta. Ho sbagliato. Di poco, ma ho sbagliato. Mi hanno detto che stavano arrivando i miei compagni da dietro, ma onestamente non li avevo visti dopo quella lunga corsa verso la porta». Il centrocampista difende l'operato del tecnico. «Non penso che ci siano responsabilità di Brini. Abbiamo commesso due disattenzioni che ci hanno penalizzato. Bisogna lavorare, lavorare e non pensare alle partite passate. Nello spogliatoio ci siamo detti che abbiamo gettato alle ortiche una partita clamorosa». Nello spogliatoio c'erano anche i tifosi. «Hanno detto che dobbiamo svegliarci. Paura di vincere? Credo che in questo momento la mezza occasione che ci capita contro ci penalizza. Dobbiamo resettare e ripartire». Sarà anche per questo che la squadra è andata in ritiro a Serino. «Se la società ritiene che il ritiro si debba fare lo faremo. Lo abbiamo fatto tante volte e lo faremo anche stavolta. Dobbiamo solo metterci in testa di dimostrare le nostre qualità in campo». Prima di congedarsi, l'atleta conclude. «Abbiamo fatto una buona gara fino all'ottantesimo. Gli ultimi dieci minuti ci sono costati i tre punti. Se faccio gol io, invece, parliamo di un'altra partita».

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