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lunedì 7 settembre 2009

Da Lombardi a Brini tutti sotto accusa


Il veleno nei titoli di coda. Un film che nessuno pensava di vedere ma che si è materializzato ad una manciata di secondi dal termine. Il secondo gol di Bruno del Modena, arrivato dopo il pareggio, a pochi secondi dal fischio finale, ha fatto ripiombare la Salernitana in una crisi profonda. Ed è stata contestazione. Dura, senza appello, con tanto di «andate a lavorare» e «vergognatevi» da parte degli ultras della curva sud. I giocatori a testa bassa sono rimasti impietriti per quasi cinque minuti sul rettangolo di gioco. Fischi a volontà per tutti. Poi sono anche ricomparsi gli striscioni: «Lombardi facci un gol»e «Lombardi, chiacchiere ed incompetenza» che evidenziano come ci sia una evidente frattura tra la tifoseria ed il massimo rappresentante della società granata, colpevole di aver promesso acquisti importanti ma di aver fatto arrivare davvero poco. Un dopo gara dalle mille sfaccettature. Con una tifoseria arrabbiata, che si aspettava qualcosa di più da una squadra senza nè capo nè coda, soprattutto nel primo tempo quando un Modena discreto (che non vinceva a Salerno da ben 54 anni) chiudeva bene tutti i varchi ed era veloce nelle ripartenze. La contestazione è continuata, poi, all'ingresso della tribuna centrale. Un centinaio di tifosi, abbandonata le curva sud, ha cercato subito un colloquio con i giocatori ed il tecnico Brini. «Devono cacciar fuori i c...» gridavano a più non posso i tifosi che sono stati fermati dalle Forze di Polizia all'ingresso della tribuna vip. Qualcuno ha chiesto, come era già successo lo scorso campionato a più riprese, di poter parlare con il presidente Lombardi. Che non era all'interno dello stadio visto che si era allontanato dalla tribuna autorità ad una ventina di minuti dal termine per recarsi ad un matrimonio, con la squadra che vinceva con il rigore realizzato da Cozza. Le insistenze soprattutto di un gruppo di ultras della Nuova Guardia che chiedevano, poi, almeno un colloquio con i calciatori, all'interno dello spogliatoio, ha dato buoni frutti. Alla fine è stata concessa l'autorizzazione da parte della Questura. Ed una delegazione alle 17,45 è entrata nello spogliatoio parlando per circa venti minuti con capitan Fusco e gli altri componenti la rosa di prima squadra. Parole dure, quelle degli ultras, che dopo appena tre giornate di campionato e con lo spettro già dell'ultimo ultimo posto in classifica, non vogliono correre il rischio di assistere ad un altro campionato da «batticuore» come quello dello scorso anno. «Datevi da fare, cercate di dare il massimo per questa casacca» questo più o meno il succo di quanto gli ultras hanno chiesto alla squadra. All'incontro non c'era l'allenatore Brini che si trovava in un'altra stanza degli spogliatoi e stava già meditando su una sconfitta assurda, giunta quando nessuno se lo aspettava dopo aver avuto, anche lui, un lungo faccia a faccia con la squadra. Nel frattempo è ritornato allo stadio il presidente Lombardi. È stato a parlare con il tecnico di Porto S.Elpidio per un bel po’ di tempo. La sconfitta non l'ha digerita, come era logico, ma soprattutto quell'ultimo posto in classifica lo rende molto nervoso. Lombardi ha così deciso di confermare, per il momento, Brini (uscito a testa bassa dall’Arechi alle 19,10) e di mandare tecnico e squadra da subito in ritiro a Serino dove verrà preparata la trasferta di Trieste. Somma, Di Costanzo e Cosmi rimangono, però, in attesa di una chiamata

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