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venerdì 21 agosto 2009

Parte la serie B, Salernitana outsider


Si parte. Archiviata la prima parte della Coppa Italia e le amichevoli di agosto, il calcio entra nel vivo della stagione. La serie B anticipa di ventiquattr’ore la massima serie. Ventidue squadre al via, come di consuetudine, e solita formula con due promozioni dirette in serie A più una, la terza, che sale se finisce il campionato con dieci punti di vantaggio sulla più immediata inseguitrice. Altrimenti tocca alla roulette dei play off determinare la terza promossa. In prima divisione retrocedono direttamente le ultime tre più la quart’ultima nel caso che la squadra che precede abbia cinque o più punti di vantaggio. Altrimenti play out a due. Anche in questa stagione due squadre sembrano dover andare subito in fuga e risalire immediatamente in serie A. Reggina e Torino hanno un organico che le pone nettamente al di sopra delle avversarie. I calabresi hanno sfoltito di quel tanto che bastava la «rosa» potenziando tutti i reparti con acquisti di qualità e di categoria. Ma è l’allenatore l’arma in più dei reggini: il presidente Foti ha affidato la panchina a Walter Novellino, un nome e una garanzia per la categoria. Il Torino ha perso Rosina, attratto dai soldi russi, ma ha conservato l’intelaiatura della scorsa stagione (Sereni, Rivalta, Gasbarroni, Bianchi per citarne solo alcuni) affidando la squadra a Colantuono. In più sono arrivati fior di giocatori, come Loria, Loviso e Belinghieri ma, soprattutto, ritrova Davide Di Michele, il quale reduce dall’esperienza inglese nel West Ham, torna a giocare in Italia in un campionato dove può fare la differenza. Alle spalle di Reggina e Toro, almeno sei squadre hanno le carte in regola per poter ambire quanto meno a giocarsi la terza promozione ai play off. Il Lecce del riconfermato De Canio spera nei gol del francese Baclet (ex Juve Stabia e Arezzo); l’Empoli dopo qualche deludente amichevole si è tolto lo sfizio di eliminare il Bari dalla Coppa Italia e presenta un attacco da brividi con Eder (se non partirà verso palcoscenici più importanti), Pozzi e Lodi; il contestato Brescia di Cavasin; il sempre temibile Sassuolo; l’esperto Grosseto ma soprattutto la Triestina di Gotti, un mix di esperienza e giocatori di categoria, che potrebbe risultare alla fine la vera sorpresa del campionato. E la Salernitana? I granata si avviano ai blocchi di partenza senza velleitarie ambizioni. Riconferma in panchina per Brini più che meritata: un campionato dell’ex serie C1 vinto prendendo in corsa la squadra e poi l’accorrere di nuovo al capezzale granata per conquistare in extremis la salvezza. Lombardi glielo doveva, ora spetta a Brini dimostrare di essere bravo e vincente anche quando gli viene affidata una squadra dall’inizio della stagione. In attesa della ripresa di Merino, della soluzione del caso Di Napoli e dell’arrivo di Spinesi e Carobbio, la Salernitana affronta l’esordio stagionale contro il Frosinone con due defezioni importanti: Cozza e Merino. Brini, in cuor suo, sperava che il diesse Acri gli regalasse per la «prima» due validi sostituti. Invece, tutto è rimandato ai prossimi giorni, almeno così si spera. Intanto, all’Arechi arriva la formazione ciociara, squadra da temere con un organico notevolmente rinnovato e rinforzato rispetto alla scorsa stagione. L’importante, comunque, è cominciare bene. La vendita degli abbonamenti non è stata esaltante, quella dei biglietti è andata un po’ meglio. I tifosi vogliono vederci chiaro prima di dare fiducia a questa Salernitana dopo le sofferenze patite nell’ultima stagione.

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